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Alveolite dentale

Alveolite dentale


Le estrazioni dentali vengono eseguite molto frequentemente, anche se come con qualsiasi trattamento, possono comportare qualche rischio. L’alveolite dentale è un possibile disturbo postoperatorio che può risultare anche particolarmente fastidioso anche se, per fortuna, non è molto grave. L'alveolo dentale è un'infezione localizzata e reversibile che può verificarsi 24 o 72 ore dopo l'estrazione di un dente. Sebbene questa complicazione non debba verificarsi, si verifica più frequentemente in coloro a cui è stato estratto un dente del giudizio trattenuto. Di solito dopo una estrazione dentale si crea un coagulo nel sangue all’interno dell’alveolo dentale. In sostanza quindi l’alveolite dentale è una infiammazione dell’osso alveolare che si manifesta a seguito di una estrazione dentale. L’alveolite dentale è una infiammazione dell’alveolo dentale, ovvero di quella parte dell’osso mascellare dove si trovano le radici del dente e il legamento parodontale. Si tratta però di una complicazione per fortuna non troppo comune che si verifica soprattutto a seguito dell’estrazione di molari o dente del giudizio ed è accompagnata da gonfiore e sanguinamento.

Alveolite dentale sintomi

Se si parla di alveolite dentale sintomi, trattamenti e durata sono tutti aspetti che bisognerebbe conoscere nel dettaglio. Ad esempio il sintomo prevalente collegato a questo disturbo è il dolore intenso che si irradia dall’alveolo dentale a tutte le aree limitrofe del cavo orale. Il dolore tende a peggiorare durante la notte e, di solito, i sintomi iniziano a comparire 4 o 5 giorni dopo l’estrazione del dente. Purtroppo in questa fase non saranno utili nemmeno gli analgesici presenti sul mercato, quindi il consiglio è quello di contattare quanto prima il proprio dentista per un trattamento. Uno dei sintomi dell’alveolite dentale è comunque l’alito cattivo. E’ il caso ad esempio in cui l’alveolo dentale viene coperto da residui di cibo che possono causare l’alitosi e creare una infiammazione. Altro sintomo è un gonfiore che comincia intorno all’alveolo dentale ma può irradiarsi fino a raggiungere l’orecchio. In alcuni casi si potrebbe soffrire anche di eccessiva sensibilità cutanea e di disagio psicologico e nella deglutizione. Qualora si ravvisasse del fastidio nella fase post-estrattiva la cosa migliore sarà contattare il dentista e ascoltare le sue indicazioni con attenzione. Se invece la domanda è: l’alveolite dentale quanto dura? Tieni conto che il dolore passa da solo dopo diversi giorni e il disturbo verrà superato nel giro di qualche settimana. Attenzione però perché trascurare l’alveolite dentale rischia di far sì che si evolva in una osteite.

Alveolite dentale cura e cause

Una delle cause certe dell’alveolite dentale è sicuramente l’estrazione di un dente in quanto nella fase post-operatoria l’alveolo dentale rimane esposto all’esterno. Ci sono comunque anche altre cause scatenanti di cui bisognerà tenere conto come il fumo, la presenza della parodontite cronica, l’assunzione di contraccettivi orali per le donne e una scarsa igiene orale. Queste cause possono aumentare la probabilità dell’insorgenza dell’alveolite dentale e possono anche, di conseguenza, rallentare il processo di guarigione. Anche se può causare un dolore intenso e a tratti insopportabile, l’alveolite dentale si può curare in modo abbastanza semplice e veloce. La cura per l’alveolite dentale mira a contrastare il dolore e a favorire la cura dell’alveolo. Per fare questo il dentista provvede a eliminare eventuali residui di cibo dall’alveolo effettuando una accurata pulizia e applicando una garza sterile. Si tenga presente che nella maggioranza dei casi l’alveolite dentale tende a guarire in modo spontaneo nel giro di qualche settimana. Per tenere il dolore sotto controllo la cosa migliore è farsi eseguire una medicazione da parte del dentista e cambiarla spesso.

Quello che si può fare è lavorare per la prevenzione e quindi magari fissare una settimana prima della prevista estrazione dentale una pulizia professionale dei denti così da eliminare il tartaro. Si dovrà prestare sempre la massima attenzione all’igiene orale ed evitare di fumare almeno nei giorni successivi all’estrazione dentale. Sarebbero da evitare anche medicinali come l’aspirina o l’ibuprofene in quanto potrebbero complicare il processo di guarigione del cavo orale. Sempre a scopo preventivo sarebbe meglio evitare di utilizzare spazzolini elettrici che potrebbero lesionare la zona interessata dall’estrazione. Nel periodo post estrattivo sarebbe molto meglio ricorrere a uno spazzolino a setole morbide e d evitare anche bevande troppo calde o troppo fredde.

Se invece si vuole provare a guarire da soli dall’alveolite dentale bisognerebbe utilizzare ogni giorno antisettici come collutori a base di clorexidina e analgesici come lidocaina. Si tratta di soluzioni applicabili a livello topico che potranno essere usate in combinazione con antinfiammatori e antibiotici da assumere sotto la stretta osservanza del dentista. Aiuterà anche eseguire dei lavaggi con acqua fisiologica così da liberare l’alveolo dentale da residui alimentari e da corpi estranei. Se si vuole avere un sollievo immediato dal dolore all’alveolo allora bisognerà applicare topicamente eugenolo o ossido di zinco. In rari casi il dentista potrebbe anche decidere di procedere all’ablazione del frammento osseo coinvolto nel processo patologico.
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