
Carie incisivi
Carie incisivi superiori sintomi e cause
In molti casi le carie incisivi superiori e inferiori possono passare inosservate anche a lungo. Questo però non dovrebbe far dormire sonni tranquilli in quanto anche se non si vedono e si sentono le carie continuano a progredire e a fare danni anche piuttosto seri. In alcune situazioni si potrebbe notare un’area color grigio su un dente che potrebbe essere l’indizio di un processo carioso in atto. Tra i sintomi della carie incisivi bisogna chiaramente annoverare anche l’accresciuta sensibilità agli stimoli termici come caldo e freddo o agli stimoli chimici (dolce, salato). Completano il quadro relativo ai sintomi anche l’alitosi e un dolore in corrispondenza di stimoli meccanici alla masticazione. Quando le carie incisivi coinvolgono solo lo smalto è molto probabile che il paziente non senta assolutamente nulla in quanto lo smalto è sprovvisto di nervi dentali. Anche per quanto riguarda la carie incisivi i tempi sono importanti in quanto una diagnosi precoce potrebbe salvare il dente impedendo alla carie di raggiungere la polpa dentaria e causare una infiammazione alla polpa dentale. Perdere tempo nella fase della diagnosi di carie incisivi significa aumentare la possibilità di dover ricorrere a una devitalizzazione se si intende salvare il dente e scongiurare l’estrazione.
Diverse tipologie di carie
Parlando di carie incisivi bisogna dire che esistono diverse tipologie di carie: carie interdentale, carie alla radice, carie del colletto e così via. Le carie superficiali, ad esempio, sono una patologia che interessa la parte più esterna del dente, ovvero quella che viene attaccata più facilmente dai batteri. Altra tipologia di carie che merita di essere analizzata è la carie secca, ovvero una carie che si arresta da sola e che non va trattata. La carie penetrante è invece una carie che si crea nelle parti interni del dente e arriva a interessare la camera pulpare. Questa tipologia di carie, la carie penetrante, va attenzionata con particolare attenzione in quanto è quella che potrebbe causare i danni maggiori al cavo orale. A questo punto non ci resta che parlare nel dettaglio di come si curano gli incisivi cariati per fornire un quadro particolareggiato delle possibili soluzioni a disposizione del dentista.
Come si curano gli incisivi cariati: tutte le info
Il consiglio quando si parla di carie dentali è quello di andare dal dentista il prima possibile e di non tentare cure sperimentali domestiche che potrebbero fare solo danni. Una volta correttamente diagnosticata la carie incisivi il dentista dovrà utilizzare tutta una serie di strumenti rotanti e la diga di gomma. Stiamo parlando di uno strumento di protezione che consente di isolare l’area e il dente interessato dai batteri del cavo orale contenuti nella saliva. Chiaramente il trattamento sarà indolore per il paziente in quanto il dentista procederà solo dopo l’anestesia locale. Con il trapano comunque riuscirà a realizzare una cavità che dovrà essere disinfettata e pulita da tutto il tessuto infetto e poi riempita con il materiale biocompatibile dell’otturazione. Ovviamente la miglior cura per la carie incisivi è la prevenzione unita a una sana alimentazione e all’esecuzione di pulizie professionali periodiche.
Trascurare una carie incisivi potrebbe portare a conseguenze anche molto gravi come la pulpite, ascessi, gengiviti e granulomi che possono portare anche alla totale distruzione del dente. Quando i danni causati dalla carie sono progrediti troppo diventa inutile procedere con l’otturazione del dente e bisognerà procedere con l’asportazione della polpa dentale infetta. Tra le principali tipologie di carie comunque abbiamo quella interprossimale, quella radicolare, quella del colletto o cervicale, quella centrale o quella superficiale. Insomma, inutile rovinarsi i denti solo per evitare di andare dal dentista, meglio superare le paure e mettersi con sicurezza nelle mani degli specialisti per trovare una soluzione efficace.
