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Carie occlusale

Carie occlusale


Le carie sono sicuramente il problema più diffuso in ambito dentistico dal momento che questa patologia colpisce migliaia di persone. La carie occlusale è solo una delle tante tipologie di carie e colpisce la parte del dente che entra a contatto diretto con il cibo durante la masticazione. La carie occlusale è sicuramente la tipologia di carie più facile da diagnosticare in quanto è la più visibile in assoluto. Non solo, la carie occlusale è anche piuttosto frequente in quanto la parte del dente che viene coinvolta dalla carie occlusale è quella più esposta che viene utilizzata direttamente quando si mastica il cibo. Oltre alla carie occlusale e alla carie molari abbiamo altre tipologie di carie come la carie cervicale, la carie interdentale, la carie secca, la carie da biberon e la carie senile.

Carie occlusale: le caratteristiche

Innanzitutto cominciamo con il dire che le carie possono essere suddivise in due macro-gruppi che sono quello della carie occlusale e quello della carie interprossimale. La carie occlusale si forma tipicamente sulla parte superiore dei denti, ovvero quella dove avviene il contatto tra denti e cibo. La carie interprossimale invece è una tipologia di carie che si sviluppa tra due denti. Il consiglio quando si parla di carie è quello di impegnarsi a fondo nell’igiene orale quotidiana in quanto i batteri si sviluppano nel cavo orale e iniziano a demineralizzare lo smalto dei denti causando la formazione di piccoli fori. Se la carie occlusale viene lasciata libera di svilupparsi lo smalto del dente si erode sempre di più e l’infezione si espande in modo pericoloso. Ricordiamo che sottovalutare la carie rappresenta un grosso problema in quanto potrebbe espandersi al punto da interessare dentina e polpa costringendo così il dentista a ricorrere a una devitalizzazione per evitare l’estrazione del dente. Per fortuna al giorno d’oggi i dentisti riescono a gestire in modo efficace sia le otturazioni che le devitalizzazioni aumentando notevolmente le percentuali di successo rispetto al passato.

Carie secca molari: come comportarsi?

Continuiamo la nostra panoramica sulle tipologie di carie parlando della carie secca molari. Si tratta di una tipologia di carie che si arresta da sola prima di aver intaccato la dentina. In sostanza è quindi una carie che si ferma da sola ma che dovrà comunque essere periodicamente monitorata da parte del dentista. Il problema della carie secca è dovuto alla difficoltà di diagnosi in quanto si presenta spesso con un semplice piccolo buco nero sullo smalto del dente. Nella stragrande maggioranza dei casi la carie secca si presenta in modo del tutto asintomatico in quanto l’infezione causata dalla carie non ha ancora raggiunto la dentina.

Quando mastico mi fanno male i denti? Possibili cause

La carie occlusale e le carie in generale non sono l’unica causa del dolore ai denti. Qualora dovesse capitare di provare dolore ai denti durante la masticazione la prima cosa da fare sarà andare dal dentista per una visita di controllo. Le carie sono sicuramente un possibile motivo in quanto sono un processo patologico che aggredisce lo smalto e si evolve progressivamente in direzione della dentina e della polpa del dente. La causa del dolore al dente durante la masticazione potrebbe tranquillamente essere la carie occlusale ma il dentista dovrà anche valutare la presenza di altre patologie come la gengivite. Anche in questo caso è bene ricordare l’importanza della prevenzione e quindi di lavarsi i denti nel modo giusto almeno due volte al giorno. Per lo stesso motivo si consiglia anche di utilizzare il filo interdentale così da rimuovere i residui di placca dalla superficie dei denti. Ricordiamo che gli accumuli di placca in bocca potrebbero causare la carie occlusale ma anche patologie più gravi come la gengivite che, se non curata, potrebbe evolvere in una parodontite mettendo a serio rischio la salute dei denti.

Carie occlusale: come curarla

Se si intende curare un dente colpito da carie occlusale il dentista dovrà, dopo una visita accurata, procedere alla rimozione della parte di dente danneggiata fino a trovare tessuto sano. Il secondo step sarò quello di disinfettare la cavità e di restaurare il dente con del materiale che viene scelto anche in base alla posizione del dente, alla grandezza della cavità e a una serie di esigenze che tengono conto dell’estetica e della robustezza del restauro. Sarà il dentista che dovrà decidere se procedere con il restauro del dente colpito dalla carie tramite otturazione, intarsio, corona o faccetta. Nel caso in cui la carie occlusale fosse già molto profonda il dentista dovrò valutare di ricorrere a una cura canalare per tentare di salvare il dente. La cura canalare, meglio nota come devitalizzazione, prevede la rimozione della polpa dentale e di tutti i residui batterici che si trovano all’interno dei canali radicolari. Alla rimozione segue poi la disinfezione e il riempimento con materiale inerte per evitare la proliferazione dei batteri.
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