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Cisti gengivale

Cisti gengivale


Quando si soffre di un processo infettivo che colpisce i tessuti apicali dei denti la cisti gengivale è una delle possibili conseguenze negative per il cavo orale. I tessuti apicali dei denti sono quelli localizzati alla sua radice. La cisti gengivale ha una forma rotonda e non raggiunge quasi mai dimensioni rilevanti. Con la formazione della cisti gengivale si forma anche una sacca solitamente contenente batteri e globuli bianchi. E’ importante anche ricordare che nelle sue fasi iniziali la cisti gengivale è del tutto asintomatica. Per certi versi la cisti gengivale ha molti tratti comuni con il granuloma ed è anche una complicanza che si ha con una necrosi pulpare. Ricordiamo che la necrosi della polpa dentale può capitare per via di traumi, carie profonde o pulpiti. Le cisti gengivali dell’adulto, anche dette cisti dentarie, si distinguono comunque tra loro tenendo conto del loro contenuto e del luogo esatto della bocca dove si formano. Continuando la lettura si avranno maggiori informazioni sui diversi tipi di cisti gengivale.

I diversi tipi di cisti gengivale

Le cisti gengivali o dentarie possono essere di tre tipologie differenti che sono le cisti dentarie radicolari, le cisti follicolari e le cisti paradontali. Bisogna comunque sempre ribadire che la cisti gengivale è la conseguenza di un processo infettivo che colpisce i tessuti apicali del dente e che nelle fasi iniziali quasi sempre questo disturbo non da alcun fastidio. Anche per questo è bene ricordare l’importanza della prevenzione a tutti i livelli e la necessità di prenotare almeno due volte all’anno una visita presso il proprio dentista. Di solito non è molto probabile che la cisti gengivale si manifesti con dei sintomi specifici. Parlando però di ciste gengivale sintomi come gonfiore, dolore lieve e lesioni alle gengive possono essere abbastanza comuni. In caso di lesioni gengivali si potrebbe anche assistere all’espulsione di materiale biancastro e purulento. Spesso una cisti gengivale interna potrebbe anche essere il risultato di una devitalizzazione non riuscita come dovrebbe. Spesso l’infezione batterica infatti si verifica a seguito di un trattamento di endodonzia non eseguito a regola d’arte.

Le cause di cisti gengivale

La cisti gengivale dell’adulto può essere causata da diversi fattori che vanno dalle carie profonde non curate fino a una scheggiatura del dente o alla morte dell’apice del nervo. Quando si soffre di cisti gengivale il paziente potrebbe anche presentare altre evidenze come la tumefazione di una sezione dell’osso mandibolare, gengive gonfie, rigonfiamento del labbro, alitosi e anche mobilità dei denti. E’ anche importante chiarire che prima di procedere con i trattamenti specifici previsti per la cisti gengivale è bene anche eseguire una diagnosi differenziale con patologie simili per escludere che si possa trattare di granuloma dentale, ascesso o di una neoformazione tumorale. Per questo motivo se si ha il sospetto di avere una cisti gengivale occorre andare subito dal dentista e fare gli accertamenti del caso con radiografie specifiche come l’ortopantomografia. Meglio intervenire subito alla prima comparsa dei sintomi piuttosto che aspettare che il problema si allarghi sempre di più.

Cisti gengivale: come intervenire

Se la cisti gengivale inizia anche a provocare mal di denti questo significa che è stata lasciata espandersi per troppo tempo in modo indisturbato. In questi casi il dentista dovrà valutare il modo migliore di intervenire. Il dentista potrà scegliere tra diverse tecniche che dipendono chiaramente anche dalla gravità dell’infezione e dalla grandezza del granuloma oltre che delle condizioni iniziali del dente colpito. Per curare le cisti gengivali dell’adulto esistono tre distinte metodologie tra cui scegliere che sono: un nuovo trattamento canalare, l’apicectomia e l’estrazione del dente. Ad esempio nel caso in cui la radiografia dovesse mostrare una precedente devitalizzazione non eseguita correttamente sarà possibile provvedere a un nuovo trattamento canalare mediante la rimozione delle otturazioni e la sterilizzazione di apici e radici a cui seguirà una nuova devitalizzazione. L’apicectomia invece è un intervento piuttosto invasivo che prevede la realizzazione di una apertura nelle ossa così da rimuovere il granuloma e anche l’estremità della radice del dente. L’apicectomia comunque non potrà essere eseguita su qualsiasi paziente in quanto il dentista dovrà controllare la fisionomia del palato e la posizione del dente infetto. L’estrazione del dente è invece spesso l’ultima risorsa in caso di cisti gengivale e il dentista la prenderà in considerazione solo dopo il fallimento o la non fattibilità delle altre opzioni. In questo caso il dentista procede quindi alla rimozione completa del dente colpito e poi si concentra sulla pulizia chirurgica della sua sede risolvendo così il problema in modo concreto.

Dopo la completa guarigione sarà possibile sostituire il dente mancante con dei ponti o degli impianti dentali. Chiaramente dopo il trattamento chirurgico della cisti gengivale il consiglio è quello di sottoporsi periodicamente a controlli dal dentista per evitare possibili recidive e diagnosticare in anticipo possibili patologie. Sarà anche opportuno prendersi cura della propria igiene orale proprio con finalità preventive.
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